La stagione primaverile è la più ambita per i matrimoni. Presto tante coppie convoleranno a nozze ma ci sono Bonus per risparmiare sulle spese?
Ci si sposa una volta sola (teoricamente) e quindi i festeggiamenti devono essere notevoli. Soldi su soldi spesi per avere un giorno perfetto da ricordare tutta la vita, se si potesse risparmiare – però – non sarebbe male, che dite?
Quando c’è l’amore tutto il resto non conto. I due innamorati vogliono solo festeggiare con amici e parenti – tanti amici e parenti – il giorno che li vedrà diventare marito e moglie senza badare a spese (nella maggior parte dei casi pagano mamma e papà, quindi ancora meglio). Ogni dettaglio della cerimonia è curato con attenzione, dal vestito da sposa al bouquet, dal menu alle bomboniere fino alle decorazioni della sala del ricevimento. Per non parlare proprio della location che dovrà essere un incanto.
Tutto questo richiederà una spesa ingente ma c’è da considerare anche il post-matrimonio. Non parliamo del viaggio di nozze – questo potrebbe costare poco se contribuiscono gli invitati – ma della casa in cui gli sposi andranno ad abitare. Altra spesa da capogiro. Fortunatamente c’è ancora attivo il Bonus prima casa under 36 con un credito d’imposta da sfruttare per risparmiare parecchi soldi. E dovendo ristrutturare un immobile ci sono i Bonus edilizi che permettono di recuperare parte delle spese. Ma per la cerimonia in sé ci sono aiuti?
Il matrimonio va incentivato ma come è possibile se il Governo non aiuta le coppie a convolare a nozze? Lasciamo stare lo sfarzo eccessivo, per una cerimonia bella e intima non serve spendere una fortuna ma qualche migliaia di euro bisognerà comunque tirarli fuori. Una coppia con lavoro precario e genitori che non sono benestanti come possono riuscire a sposarsi? Sicuramente non con l’aiuto dello Stato.
Per il 2025, infatti, non è attivo alcun Bonus matrimonio. La Lega aveva avanzato una proposta dedicata agli under 35 con ISEE entro 23 mila euro che prevedeva un contributo fino a 20 mila euro a condizione che optassero per il matrimonio religioso. Proposta che ha scatenato polemiche tanto da concludersi con un nulla di fatto. Non ci sono aiuti economici diretti, dunque, per le coppie che vogliono sposarsi ma ci sono altre misure utili.
Per gli inoccupati c’è il congedo matrimoniale straordinario. Chi non può contare sul congedo retribuito dal datore di lavoro riceverà dall’INPS un importo pari alla retribuzione di 7 giornate lavorative. Tra i Bonus edilizi prima citati, infine, insieme al Bonus ristrutturazione c’è il Bonus mobili che aiuterà i giovani ad arredare casa approfittando della detrazione del 50% con tetto di spesa massimo di 5 mila euro.
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