A pochi chilometri da Oristano trapela un vero tesoro: piccola ma preziosa, lo scenario è davvero incantevole

Quando la vedi, aleggia nell’aria quel profumo di Storia: nei dintorni di Oristano un gioiellino di natura campestre.

La Sardegna ricca di beltà e questo, ormai, è indiscutibile. Natura e bellezze architettoniche, in ogni località il proprio sguardo si accende, luminoso. Brillano gli occhi, ci si lascia sopraffare dalla meraviglia. In particolare tale reazione si risveglia dinanzi a monumenti religiosi, quali chiese, basiliche e cattedrali.

Oristano e punto interrogativo
A pochi chilometri da Oristano trapela un vero tesoro: piccola ma preziosa, lo scenario è davvero incantevole – diocesialesterralba.va.it

Non a caso queste si rivelano essere sempre le favorite quali soggetti di fotografie che immortalano i nostri viaggi in giro per l’Italia o nel mondo. Come se simboleggiassero il luogo in cui ci troviamo. E, in effetti, è vero. Sull’Isola sono dislocate ovunque, dalle più maestose alle più semplici ma ugualmente belle.

Soprattutto vicino (o quasi) a Oristano spicca una rarità, data dal suo stile. Spoglia, almeno dall’esterno, essenziale eppure emana un fascino inconfondibile. Piccola, unica e dal valore inestimabile, merita una visita qualora si stesse organizzando una vacanza in Sardegna per l’estate. Da inserire nell’itinerario.

Oristano e dintorni, tutti si incantano a guardarla

Passandoci in macchina, ci si deve soffermare, per forza. È irresistibile seppur nella sua semplicità. Ma è proprio questo dettaglio che la rende così speciale. L’esterno tanto quanto l’interno, con quel contrasto di luci ed ombre. Il punto di riferimento della zona circostante poiché facile da riconoscere.

Chiesa di San Giovanni di Sinis
Oristano e dintorni, tutti si incantano a guardarla (Credits: Instagram @italiamuseo) – diocesialesterralba.va.it

La Chiesa di San Giovanni di Sinis è situata nel villaggio omonimo, appartenente al Comune di Cabras, in provincia di Oristano. Costruita sopra una necropoli pagana, divenuta successivamente cristiana, risale all’epoca bizantina del VI secolo dopodiché ha subìto un’ulteriore rivisitazione tra IX e X secolo.

Orientata verso Est e costituita da blocchi di arenaria biancastra, si dispone su una pianta rettangolare con tre navate, coperte da volte a botte, infine un transetto anch’esso voltato. In corrispondenza della navata centrale e dell’unica abside, spicca una piccola cupola, sorretta da grossi pilastri alveolati. Non è finita.

Colpisce l’attenzione una finestra ottagonale da cui penetra un pallido raggio di sole. La luce fioca pone in risalto l’oscurità degli spazi interni. Sprigiona austerità nonché quell’autenticità sacrale che pone quasi in soggezione. Dedicata a San Giovanni Battista, la sua Chiesa è una miniera d’oro di reperti archeologici.

Difatti, a seguito di recenti restauri, sono trapelati ritrovamenti interessanti tra cui un frammento di intonaco, dipinto in bruno e rosso, su sfondo bianco, raffigurante parte di un tendaggio. Scoperte che lasciano a bocca aperta dallo stupore, al contempo vitali per ricostruire il passato e comprendere il presente.

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