Un personaggio che chiama l’estate in Sardegna: cosa si cela dietro la sua figura, ecco tutta la storia.
Sole, mare e Natura: le vacanze sull’Isola. Quando si avvicina la bella stagione non si può non pensare alla Sardegna, generalmente meta prediletta. Relax, certo, ma anche cultura. Tradizioni, storie tramandate nei secoli, opere storico-artistiche che rispecchiano questi racconti.

Da visitare in lungo e in largo, cogliendone i segreti custoditi fin dall’antichità. Inoltre, può capitare di trovarsi nel bel mezzo di qualche festa patronale, essendo una Regione molto devota – forse, partecipare, non susciterà lo stesso effetto che può avere per un autoctono, tuttavia conoscenza è vita.
In particolare i sardi celebrano lui, un personaggio amatissimo, proprio durante il periodo estivo. Si sa, quando giunge il suo momento, è ora di riporre negli armadi giacche e cappotti. La sua storia è toccante, potrebbe persino suscitare tenerezza: una persona, quale vero simbolo di onestà.
In Sardegna è la sua Festa, tutti lo venerano: chi è
L’8 giugno a Cagliari, ma la prima domenica di agosto a Gesturi, un piccolo Comune della Marmilla – ogni località segue proprie consuetudini. Festeggiamenti solenni in suo onore che raccoglie sempre una folla gremita di fedeli. Momenti di estrema devozione, per chiunque presente all’evento.

Trattasi del Beato Nicola da Gesturi, all’anagrafe Giovanni Angelo Salvatore Medda. Nato a Gesturi il 5 agosto 1882, da famiglia umile, di origine contadina. Da bambino perse i genitori, a pochi anni di distanza l’uno dall’altra. Accolto come servo in casa del suocero della sorella Rita, si dedicò alla vita agreste.
Solamente in età adulta si avvicinò alla vocazione religiosa. Dal 1911 al 1924, dopo oltre un decennio, tra trasferimenti presso diverse strutture e il noviziato, gli venne affidato l’incarico di questuante presso il Convento Maggiore di Buoncammino a Cagliari. Dunque, in marcia per chiedere l’elemosina.
Il suo modo di approcciarsi, umile e servizievole, fu il collante affinché si creasse quel legame unico con la gente. Sguardo basso, di poche parole, ma quel silenzio intriso di significato. Un perfetto messaggero di Dio, dal cuore grande, in aiuto persino ai rifugiati durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ma anche i migliori, purtroppo, soccombono. Diagnosticatagli un’ernia crurale strozzata, ormai settantaseienne, Fra Nicola chiese l’esonero dall’attività. Dovette sottoporsi a un intervento con estrema urgenza, tuttavia il quadro clinico si rivelò gravissimo. Morì l’8 giugno 1958. Sconforto e mestizia.
Nel 1996, Papa Giovanni Paolo II lo dichiarò Venerabile e tre anni più tardi lo proclamò Beato. Oggi si ricorda la sua persona in memoria della sua data di nascita a Gesturi oppure decesso a Cagliari.