In tanti riposano male di notte: è un problema comune. Ma la stanchezza generale non dipende solo dal sonno accumulato.
Un organismo non sufficientemente riposato è preda della stanchezza durante la giornata e sottoposto a vari altri disagi che influiscono negativamente sulla salute fisica e mentale. In certi casi si parla addirittura di stanchezza cronica. Indubbiamente, sempre più persone riconoscono di non poter riposare correttamente di notte e di affrontare con una sensazione di continua e crescente stanchezza gli impegni diurni.
La scienza medica, oltre a riconoscere alcune cause comuni che frammentano o disturbano il sonno, isola anche gravi conseguenze collegate al dormire male. Di certo, passare la notte senza riuscire a riposare nel modo giusto, a lungo andare, può determinare un declino oggettivo della qualità della vita e diversi problemi psicologici. Irritabilità e difficoltà a interagire con gli altri sono, per esempio, sintomi chiari di un cattivo riposo.
Il punto è che in molti casi, cause ed effetti del riposo insufficiente coincidono. Stress e ansia, per esempio, possono essere interpretati sia come motivi alla base dell’insonnia o del cattivo riposo ma anche come conseguenze dirette della stanchezza.
La stanchezza cronica stessa può dunque essere intesa come una condizione che doppiamente collegata al cattivo riposo notturno. Ne è causa ed effetto. Dunque, oltre al dormire male di notte, ci sono altri fattori importanti che potrebbero determinare la sensazione di stanchezza diurna avvertita da molti soggetti.
Bisogna poi anche saper distinguere fra la sensazione di stanchezza pura e quella di sonnolenza. Da un lato, abbiamo una condizione generale di fiacchezza e mancanza di energia. Dall’altro, abbiamo il chiaro bisogno di riposare. Durata e qualità del sonno sono elementi importantissimi, ma è anche fondamentale far coincidere le ore del riposo con la notte. Non dormire in orari fissi può infatti alterare l’orologio biologico e determinare, specie nelle persone con più di trent’anni, una sensazione soverchiante di affaticamento.
Ci sono poi alcuni farmaci che possono aumentare la sensazione di stanchezza cronica. E non parliamo solo di sonniferi. Intorpidiscono il corpo anche gli antidepressivi e gli antistaminici. Contano poi le cattive abitudini: l’uso eccessivo di dispositivi elettronici (non solo prima di dormire), il consumo di caffeina o alcol e la sedentarietà possono indebolire il corpo e infiacchire la mente.
Ansia o depressione sono condizioni psicologiche che possono spesso portare a sperimentare una sensazione di stanchezza. Vanno poi considerati anche gli ormoni. Specie nelle donne, la stanchezza può essere un effetto diretto di cambiamenti o squilibri ormonali in periodi precisi del mese o della vita.
L’altro fatto chiave è collegato a ciò che si mangia. Una dieta squilibrata, con carenza di ferro, proteine o vitamine essenziali, può di certo ridurre i livelli di energia. Anche bere poca acqua può far sentire il corpo più affaticato e stanco del normale.
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