La storia della Chiesa di San Palmerio, in Sardegna: in questa struttura è conservata una preziosa scultura, legata ad un’antica tradizione.
Le Chiese sono i luoghi religiosi dove si recano i fedeli della zona, per ascoltare la messa, per pregare, ma anche per ricevere altri sacramenti, come il battesimo, la comunione o il matrimonio. Sono altrettanto affollate dai turisti, che sono particolarmente attratti dalle loro strutture. In Italia, per esempio, ci sono tantissime diocesi, costruite con stili diversi, e tutte sono bellissime, tanto da affascinare i viaggiatori che arrivano da ogni parte del mondo.
È impossibile non lasciarsi incantare dalla loro imponenza e dalla loro bellezza. Tra le regioni italiane più ricche di Chiese vi è la Sardegna: il suo territorio, oltre ad affascinare per i panorami naturali, incanta grazie alle sue strutture religiose. Qui, per esempio, è possibile ammirare la Basilica di San Gavino, la chiesa romanica più grande della regione. Proprio al suo interno, nel 1614, sono stati trovati in sarcofagi, le reliquie dei martiri di San Gavino, San Proto e San Gianuario. Tra le altre diocesi si fa notare la Chiesa di San Palmerio, legata ad un’antica tradizione.
Tra le regioni più belle d’Italia e più ricche vi è la Sardegna, attraversata da bellissimi paesaggi naturali e da altrettanto strutture architettoniche. Qui è possibile ammirare numerose chiese, come la Chiesa di San Palmerio. Si tratta di un edificio religioso ubicato a Ghilarza, un comune italiano della provincia di Oristano. È stato costruito su una struttura precedente, già allora dedicata a San Palmerio, ed è stato costruito nel tredicesimo secolo.
Nel diciassettesimo secolo, sotto l’amministrazione della Confraternita del Rosario, la Chiesa venne trasformata in oratorio e dedicata alla Madonna del Rosario fino al 1750, quando ha poi ripreso la sua intitolazione originaria. Al suo interno presenta due navate e sotto il pavimento vi è la tomba che, come narra la tradizione, ha ospitato le spoglie del santo di cui porta il nome. Oggi non presenta la prima costruzione, dato che nel corso degli anni ha subìto alcune modifiche.
Solo la facciata ha quasi la forma originaria, con il campanile, e una finestrella. Prima questa chiesa aveva solo una navata, ma adesso presenta un impianto a croce. Nella zona dove c’era l’abside, attualmente c’è un presbitero quadrato e un transetto che taglia la navata. La Chiesa di San Palmerio si fa notare anche per la sua facciata, che è bicroma, ed è stata realizzata con pietre vulcaniche della zona.
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