Il vescovo Brugnotto di Vicenza è pronto a una visita in carcere per Pasqua, ecco cosa è accaduto andiamo a scoprirlo.
Ci troviamo di fronte dunque a un gesto davvero di grande carità e in grado di regalare delle emozioni anche a chi si trova in difficoltà.

Monsignor Giuliano Brugnotto ha presieduto la messa per i detenuti della casa circondariale “Del Papa” di Vicenza, un appuntamento che sottolinea come ci sia vicinanza anche nei confronti di questa realtà e un appuntamento che avvicina gli stessi all’arrivo della Santa Pasqua.
Introducendo la messa questi ha specificato: “Esprimiamo la vicinanza non solo personale, ma di un’intera Chiesa, non solo vicentina, ma di tutto il mondo. Esprimo anche la vicinanza del Signore che ha uno sguardo particolare per chi si trova in alcune situazioni come quella del carcere”. Parole forti che dimostrano l’intelligenza e l’umanità del vescovo e che riflettono quelli che sono i sentimenti della Chiesa sempre pronta a tendere una mano ai bisognosi e di intervenire nei loro confronti in maniera proattiva.
La messa ha visto protagonisti don Gigi Maistrello, cappellano del carcere, e padre Hiagi Motofaga, un missionario dell’Istituto Verbo Incarnato.
Volontari e non solo
Sul posto erano presenti diversi volontari e rappresentanti di realtà vicentine legate al carcere come il Lembo del Mantello oltre al Progetto Jonathan, la Comunità Papa Giovanni XXIII, la San Vincenzo.

Tra le notizie più interessanti c’è anche la volontà di riflettere con la possibilità di richiamare situazioni molto delicate come quella di Gaza dove è stato distrutto l’ultimo ospedale funzionante e anche quella di Sumy in Ucraina dove alcuni missili sono stati lanciati nella zona universitaria della città provocando anche 30 morti.
Il presule ha sottolineato: “È compito della Chiesa portare luce e unione e le letture di questi giorni sottolineano questa dimensione di liberazione che si è compiuto con Gesù Cristo”.
Monsignor Brugnotto ha specificato: “Di per sè, la realtà del carcere non dovrebbe esistere. Piuttosto dovrebbe essere riconosciuto a ciascuno ciò che è anche a chi ha compiuto qualche sbaglio, così che non si senta schiavo dell’errore, ma libero. Gesù è venuto a liberarci. La Pasqua è accogliere l’amore di Dio che è riversato su di noi, anche in questa casa che voi abitate. Speriamo possa essere l’esperienza dell’amore di Dio e dell’amore fraterno”.
Parole di grande riflessione e di una forza propulsiva sotto diversi punti di vista emotivo.